Monte AltissimoIl Monte Altissimo è una montagna delle Prealpi Bergamasche (alta 1703 mt.), si eleva tra la bassa Val di Scalve e la bassa Valcamonica (tra il letto del fiume Oglio e la cima vi è un dislivello di circa 1500 metri), costituisce la vetta più elevata del modesto gruppo montuoso, il quale è compreso tra le due valli citate e l'altopiano di Borno (che lo divide dal Pizzo Camino. Visto dalla Valle Camonica il suo versante meridionale appare roccioso e scosceso, pressoché privo di vegetazione (mantenendo un aspetto selvaggio; mentre il versante settentrionale, che si presenta in dolce declivio verso l'altopiano di Borno ed è ammantato di abeti (paghér in camuno, da cui deriva il toponimo Pagherola “ località nelle vicinanze della vetta” e disseminato di malghe (come la malga di Pratolungo che è ristrutturata dal gruppo Alpini e divenuta oggi un rifugio per gli manti della montagna), cascine e piccole baite, molte delle quali tuttora abitate nella stagione estiva. Il contrasto evidente tra i due versanti è dovuto alla disposizione degli strati rocciosi, inclinati in direzione nord, e dovuti all'azione degli enormi ghiacciai, che durante le varie glaciazioni, scavarono il fondo della Valcamonica e ne plasmarono i versanti. Il Monte Altissimo è frequentato dagli appassionati di sci alpino (anche grazie agli impianti di risalita del comprensorio Borno-Monte Altissimo e dagli amanti dell’escursionismo (durante il periodo estivo) ed ampiamente praticabile grazie a una buona rete di sentieri. Diversi sono infatti i percorsi segnalati che conducono alla vetta dal fondovalle. Le ascese possono essere effettuate partendo da Gorzone, oppure da Erbanno o da Mazzunno, e questi sono percorsi di elevata difficoltà, mentre sono invece più semplici e meno ripidi, i sentieri che portano in vetta da Borno (912 mt.) oppure da Croce di Salven (1109 mt.). Il sentiero più impegnativo (è la via più diretta) per la vetta del Monte Altissimo (con segnavia 155 delle sezioni CAI di Valcamonica) è dal versante meridionale, che parte dalla piazza del paese di Erbanno (243 mt.), dal quale, con ripidi tornanti, si raggiunge l'Eremo di San Valentino (663 mt.), da dove si prosegue in direzione di un antico casolare ormai abbandonato a quota 1066 mt., da lì la mulattiera diviene un semplice sentiero, che prosegue la sua risalita sino a un valico (1391 mt.) che immette nella conca della malga Mine. Si prosegue poi verso sinistra, tagliando a mezza costa i ripidi prati delle “Segable”(del Monte di Erbanno), aggirando la vetta del Monte Altissimo, alla quale si giunge senza altre difficoltà. Le guide assegnano a questo itinerario, che supera un dislivello di 1460 metri, un tempo di percorrenza di circa 4 ore e una difficoltà escursionistica classificata “E”. |
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