Valcamonica

Storia Valle

L'antichissima storia della Valle Camonica inizia con la fine dell'ultima glaciazione, circa 15.000 anni fa, quando il ghiacciaio (lungo 90 km e spesso qualche centinaio di metri), ritirandosi (per il suo scioglimento), scavò la vallata. Già nell’Epipaleolitico gli umani iniziarono a visitare la vallata, ma vi si stanziarono (abitandola) solo a partire dal periodo Neolitico.

Tale popolazione (di origine incerta) prese il nome di antichi Camuni; divenuti poi famosi, perché diedero origine alle incisioni rupestri.Verso la fine del I° secolo (a.c.) la Valle Camonica è annessa all'Impero Romano e viene fondata la città di Cividate Camuno, dotata di terme, teatro ed anfiteatro e di un santuario di Minerva (tra i più grandi delle Alpi).

Durante il medioevo nella Valle sono frequenti gli scontri tra i guelfi e ghibellini camuni, i primi dalla parte del Vescovo di Brescia e del papato, mentre i secondi sostenevano l'imperatore del Sacro Romano Impero. Nel 1287 i camuni si ribellarono alle ingerenze di Brescia ed dei Visconti di Milano. Durante la prima parte del XV° secolo, Venezia e Milano si sono contese a lungo la Valcamonica, che infine passerà sotto il controllo della Serenissima fino al 1797. In questo lungo periodo, conosciuto come la Pax Veneta, la popolazione civile si dedicò al commercio (soprattutto del ferro) e si governò in modo quasi autonomo, tramite una Comunità di Valle Camonica (che di fatto fu organo politico).

Il XIX° secolo è un periodo molto complesso, in cui la zona passerà prima sotto il controllo francese e poi sotto quello dell'impero austroungarico del regno Lombardo-Veneto. Solo alla fine dell'800 la Valle Camonica venne annessa al Regno d'Italia. La Valle, durante la prima guerra mondiale, vide, sulla linea di confine posta lungo il Gruppo dell'Adamello (conosciuta come Guerra Bianca in Adamello), l’assedio più impegnativo dello scontro.

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